Meridiane e fiducia

Ieri sono stato in visita a Palermo. All’interno del duomo si trova una meridiana, di quelle disegnate al suolo e sulle quali viene proiettata la luce del sole che attraversa un buco sul tetto, lo gnomone. Di meridiane del genere si possono trovare in tante grandi chiese un po’ ovunque.

Erano circa le 12:50 quando la guida turistica mi mostrò la meridiana dicendo che alle 12:00 (ora solare) lo “spot” del sole si sarebbe sovrapposto sul simbolo del toro. Visto che con l’ora legale ciò sarebbe avvenuto alle 13:00 sarebbe bastato aspettare 10 minuti per osservare che effettivamente la meridiana funzionasse.
Lì vicino c’era anche un gruppo di tedeschi con la loro guida ad osservare lo stesso fenomeno. Per essere sicuri che quanto detto dalla guida fosse vero ci sarebbe “bastato” aspettare 10 minuti però ad un certo punto pensai che c’erano altre cose da vedere, che 10 minuti non erano poi un lasso di tempo così breve, che tutto sommato era ragionevole che quanto avesse detto la guida fosse vero nonostante io non abbia mai visto funzionare nessuna meridiana di quel tipo.

Il giro della cattedrale continuò e finì alle 12:58. Giusto in tempo per passare vicino alla meridiana mentre il custode invitava tutti ad uscire per la chiusura. I tedeschi erano ancora lì ad aspettare, possibilmente solo per curiosità, ma furono mandati fuori prima delle 13.

Questa vicenda mi ha fatto pensare che a volte un eccessivo scetticismo, la pretesa delle prove anche per ciò che è ragionevole, il non credere alla testimonianza di qualcuno che non ha l’abitudine di mentire può produrre dei “ritardi”. Non è detto che non conduca a conclusioni vere e fondate, ma certe volte i ritardi si pagano.

Meridiana

Meridiana nel duomo di Palermo

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