Affascinante mutazione
La settimana scorsa mi è capitato di trovare un bruchetto sul pavimento. Era lungo appena un centimetro ed era sicuramente caduto dalla lattuga che era stata trasportata lungo quella tratta per essere lavata e poi mangiata.
Di solito questi esserini diventano il banchetto per i miei pesci rossi, i quali gradiscono molto questa variazione del menu, ma in questo caso ho deciso di vedere in quale tipo di farfalla si sarebbe trasformato il piccoletto.
L’ho messo dentro una scatola di plastica ricavata da una vecchia confezione di cioccolatini, insieme a qualche foglia di lattuga e chiudendo il tutto con una retina di quelle che avvolgono i confetti delle bomboniere. In pochi giorni il vermino era diventato un paffuto bruco verde ed aveva triplicato le sue dimensioni. Visto che si muoveva solo di notte immaginavo già che, invece di diventare una coloratissima farfalla, sarebbe diventato una grottesca falena.
Così accadde, dopo essersi costruito un bozzolo chiudendo in due una foglia di lattuga e qualche giorno di attesa, è venuta fuori una bella falena marrone con due strisce gialle sulle ali. Al solo guardarla mi sono meravigliato di come un essere cilindrico e goffo potesse tramutarsi in qualcosa capace di spiccare il volo.
Cose del genere ci capitano ogni giorno, dallo sbocciare di un fiore inatteso, agli uccelli che costruiscono il nido, alle crisalidi che terminano la loro mutazione. A vedere tutto ciò, talmente incredibile, non si può che restare affascinati, come mi ha sempre affascinato osservare i meccanismi di un orologio a molla o i circuiti di un apparecchio elettronico.
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