Curiosità e timore
Ieri si passeggiava per il cortile di casa con la nuova gattina di appena tre mesi. Come tutti i gatti, anche lei, mossa dalla curiosità ha esplorato un po’ il terreno attorno alla casa. Con qualche aiutino si era anche spinta sul retro, seppur con un po’ di riluttanza.
Ad un certo punto, non ho ben capito per quale motivo, qualcosa deve averla spaventata. È schizzata via infilandosi nel primo posto buio e profondo che ha trovato. Ha così smesso di godersi l’aria aperta e tutto lo spazio che aveva a disposizione.
Gli esseri umani sono certo gli esseri più curiosi dei quali io abbia conoscenza. Per curiosità abbiamo esplorato il sapere in tutte le direzioni che ci sono consentite però… Però quando ci accorgiamo di esserci allontanati troppo da ciò che era certo e sicuro, dalla spiegazione pronta a tutto ciò che ci aspetta, viene fuori la paura; il timore di non avere tutto sotto controllo, di non avere il dominio di tutto ciò che ci circonda; il timore di non essere padroni nemmeno di noi stessi.
Quante volte ci sottraiamo al meglio che il mondo circostante può offrirci perché non siamo capaci di capire e dominare quel “meglio”? Quante spiegazioni razionali ma ipotetiche ci siamo dati per “esorcizzare” l’ignoto e renderlo qualcosa di comprensibile e, dunque, meno pericoloso? Eppure potrebbe anche esistere gente che studia l’ignoto, non per curiosità, ma per paura…
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