Fossili

Quando un animale muore in determinate condizioni ambientali, ad esempio sommerso dal fango, il suo scheletro inizia un lungo processo che lo trasformerà in fossile. Ci vuole un tempo veramente esagerato perché avvenga la fossilizzazione ma, oltre al tempo trascorso, non tutti si rendono conto che nei fossili non c’è più traccia di osso. Con il passare del tempo, infatti, le ossa vengono sostituite da altri minerali che, per forza di cose, avranno la stessa forma che aveva l’osso. Esagerando un po’ con i termini si potrebbe dire che i fossili sono “scheletri di pietra”.

Mi immagino già gli antenati di certa allegra gente che si incontra al giorno d’oggi inveire contro i primi scopritori di fossili o i primi che sostenevano la loro origine animale. Gli avranno detto che il cervello tende a ricostruire forme note o somiglianti ad animali anche tra semplici sassi e macchie sulle pareti formatesi spontaneamente. Qualcuno gli avrà anche detto che erano ciarlatani perché l’analisi chimica dimostrava che i loro presunti scheletri avevano la stessa composizione della roccia. La solita razionalità “sintetica” e chiusa.

L’universo è pieno di cose strane, assurde e, ogni tanto, impossibili: la chiusura mentale di fronte a chi ci racconta la propria esperienza non conduce mai a nulla. L’unica maniera di guadagnare qualcosa è di verificare e sperimentare, di porsi la domanda giusta: “perché?” e non “perché non è vero?”.

cassetta fossile

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